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IL RACCONTO DEL MONDO, DI LUOGHI E CULTURE, VICINO E LONTANO

Letteratura, giornalismo, fotografia, cinema, musica, fumetto

Geografie, antropologie, storie

QUINDICESIMA EDIZIONE

 

dal 21 al 30 giugno 2024

Villa Celimontana 

FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI VIAGGIO


Il Festival della Letteratura di Viaggio è dedicato al racconto del mondo, attraverso diverse discipline e forme di narrazione del viaggio, di genti e contesti, di paesaggi e umanità, vicino e lontano: dalla geografia all’antropologia, dalla storia alla filosofia, dalla letteratura al giornalismo, dalla fotografia al cinema, dalla televisione al teatro, dalla musica al fumetto, dal cibo al gaming. Storie, testimonianze, visioni. Viaggi, esplorazioni, avventure, ricerche.
 

Un insieme di incontri, reading, premi, mostre, proiezioni, spettacoli, laboratori, passeggiate, visite guidate. Un invito al viaggio, come scoperta e conoscenza di luoghi da attraversare e culture da accostare. Ad andare, accanto o altrove. All’incontro e all’ascolto. Al rispetto dell’alterità. All’immersione e all’esperienza, alla meraviglia e al divertimento. Ad aver cura dell’ambiente, oggi più che mai.

Il Festival è promosso - dal 2008 - da Società Geografica Italiana (ente fondato nel 1867 che sostiene la cultura geografica, favorisce la conoscenza del territorio, del paesaggio, dell’ambiente e la salvaguardia dei beni culturali), organizzato da Cultura del Viaggio (associazione che realizza narrazioni e progetti legati al viaggio, esplorando format e linguaggi), con la direzione artistica di Antonio Politano, giornalista e fotografo.


La 15a edizione del Festival si terrà a Roma dal 21 al 30 giugno 2024, nell’ambito dell’Estate Romana 2023-2024, principalmente nello spazio antistante Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (sede di Società Geografica Italiana), allestito con un palco e alcuni stand, e in altri luoghi della città.


Nel tempo alcune iniziative si sono tenute in varie sedi e diversi municipi di Roma, in collaborazione con istituzioni, musei, ambasciate, accademie, associazioni; tra cui Casa delle Letterature, Casa del Cinema, Auditorium Parco della Musica, MAXXI, MACRO, Palazzo Braschi, Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Merulana, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Museo delle Civiltà, Casina di Raffaello, Accademia di Francia, Tempio di Adriano, Parco Archeologico dell’Appia Antica, Bioparco, Officine Fotografiche, la rete delle Biblioteche di Roma Capitale, ecc.

Nel programma trovano spazio novità editoriali, approfondimenti di attualità, tracce di storia e memoria, segni di tendenze e innovazioni, anniversari e ricorrenze, eventi realizzati in collaborazione con istituzioni e aziende, ambasciate e accademie, scuole e associazioni. Alle tematiche ambientali viene dedicata un’attenzione particolare, coscienti che affrontare la crisi climatica è essenziale.

Il cuore del Festival è rappresentato dagli incontri (conversazioni, reading), compresi quelli relativi ai due premi che sono stati istituiti in occasione del Festival: il Premio Navicella d’Oro e il Premio Kapuściński.

Creato nel 2008, il Premio Navicella d’Oro Società Geografica Italiana - che giunge nel 2024 alla 15a edizione - è stato assegnato negli anni a chi ha espresso particolare sensibilità verso la categoria del viaggio e il racconto del mondo, la difesa e rappresentazione di culture e luoghi, paesi e genti, territori e persone. Interpreti e autori che provengono da letteratura e musica, da arti visive e discipline umanistiche e scientifiche; esponenti di organizzazioni e singoli cittadini che si battono per la tutela di paesaggio e ambiente, la protezione dei rifugiati, il rispetto delle libertà e dei diritti fondamentali.

Tra i premiati delle quattordici edizioni passate: il filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti e il poeta e scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun; gli scrittori Claudio Magris e Igiaba Scego; lo scrittore austriaco Christoph Ransmayr e la scrittrice cilena Carmen Yáñez (insieme, alla memoria, a suo marito Luis Sepúlveda); i registi Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores, il regista e scrittore Folco Quilici; i compositori Ennio Morricone e Nicola Piovani; il fisico Carlo Rovelli, il meteorologo e climatologo Luca Mercalli, il medico Pietro Bartolo, l’attivista ivoriano Aboubakar Soumahoro; i rappresentanti di Survival International, Unesco, Medici Senza Frontiere, Amnesty International, Wwf (World Wildlife Fund), Fai (Fondo Ambiente Italiano), Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), Rete 26 Febbraio, Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change).

 

L’altro premio creato in occasione del Festival (che giunge nel 2024 alla 10a edizione) è il Premio Kapuściński: un premio per il reportage, per la capacità di raccontare persone e contesti, luoghi e culture, storie; di osservare da cronista e restituire da narratore. Attraverso parole, immagini. Tra giornalismo, letteratura, fotografia, televisione, fumetto, cinema. Il premio è stato istituito nel 2012 in memoria dello scrittore e giornalista polacco Ryszard Kapuściński, il più importante autore di reportage giornalistici e letterari del nostro tempo. In collaborazione con la famiglia Kapuściński (la moglie Alicja Kapuścińska, la figlia Rene Maisner), l’Istituto Polacco di Roma e il giornalista e poeta polacco Jaroslaw Mikolajevski.

Tra i premiati delle nove edizioni passate: lo scrittore scozzese William Dalrymple e lo scrittore belga David Van Reybrouck; il regista Matteo Garrone; la scrittrice e antropologa norvegese Erika Fatland e il fumettista Michele Rech Zerocalcare; i giornalisti e conduttori tv Domenico Iannacone, Diego Bianchi Zoro, Corrado Formigli; i giornalisti e scrittori Francesca Mannocchi, Luca Sofri, Fabrizio Gatti, Lucio Caracciolo, Alberto Negri, Giovanni De Mauro, Annalisa Camilli, Alessandro Leogrande, Paolo Rumiz, Stefano Malatesta, Ettore Mo, Francesco M. Cataluccio; i fotografi Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Massimo Sestini, Gabriele Micalizzi.


Tra le altre attività del Festival si segnalano: a) le proiezioni di film e documentari, le performance teatrali e musicali; b) i laboratori (di fotografia, scrittura, film-making, antropologia, poesia, fumetto); c) le passeggiate tematiche attraverso luoghi e storie, diffuse sul territorio metropolitano, come i trekking multiculturali con guide migranti, le esplorazioni urbane oltre il centro storico, le eco-pedalate, le navigazioni lungo il fiume, le visite guidate nelle case-museo degli scrittori; d) le iniziative dedicate specificamente a persone con disabilità e a bambini e ragazzi.

Il Festival è naturalmente sensibile alle tematiche della sostenibilità, anche nella progettazione, comunicazione e realizzazione degli eventi (con attenzione ai criteri ambientali minimi).

è promosso da:

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a cura di:

Logo Cultura del Viaggio
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